LEGGENDE NAPOLETANE
celestiale, una fanciulla bianca bianca, le cui forme quasi infantili si velavano in un abito candido. Ella compariva e nel volto circonfuso di luce, gli
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, l'isola sembrava tutta bianca, morbida e nevosa, in una infinita dolcezza d'aria e di tinte. E Servilia distesa sul lettuccio, vestita di stoffa tessuta
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fanciulla, che si trasforma in donna. Nella notte di estate, notte bionda e bianca di estate, Cimone parla all'amata: - Parthenope, vuoi tu seguirmi
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mormorando parole greche, latine o di qualche lingua demoniaca; parco nel conversare, ma non aspro nei modi, anzi sorridente nella fluente barba bianca
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natura, pensa alla celeste armonia fra l'uomo che crea ed il mondo da lui creato, pensa alla città che sarà bella e buona, tutta bianca e colorita dal
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ornamenti di oro, non candelabri, non lampade votive, non fiori: invece fregi, ornamenti, mosaici, iscrizioni, palme, volute, capitelli in pietra bianca
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tonacella nera, la pazienza di lana bianca ed il cappuccetto nero, lì ricomparve; nella medesima parvenza, pel terrore delle donne, dei fanciulli e degli